Il Movimento 5 Stelle affronta nuove tensioni interne. Raggi sotto accusa per il presunto sabotaggio alla leadership di Giuseppe Conte.
Nel Movimento 5 Stelle si intensifica l’insofferenza verso Virginia Raggi, ex sindaca di Roma e membro del Comitato di garanzia. Secondo quanto riportato da fonti interne, Raggi è sospettata di condurre una strategia volta a contrastare la leadership di Giuseppe Conte, agendo in sintonia con Beppe Grillo, ma senza esprimere apertamente il proprio dissenso. Queste accuse stanno alimentando malumori all’interno del partito, sollevando domande sul suo effettivo ruolo nelle recenti dinamiche politiche.
Il sospetto principale è che Raggi stia sabotando i piani di Conte per portare il Movimento verso una linea più progressista, aperta a possibili alleanze future. Le sue recenti dichiarazioni e azioni pubbliche sembrano confermare questa ipotesi, aumentando la pressione affinché chiarisca le sue intenzioni.
L’incontro con Grillo e le nuove tensioni con Conte
Uno dei momenti chiave che ha fatto esplodere i dubbi su Virginia Raggi è stato un incontro tra Beppe Grillo e una figura legale di spicco, che ha suscitato preoccupazioni nel M5S. Secondo alcune ricostruzioni fatte da adnkronos.com, Raggi avrebbe favorito questo incontro, sollevando il sospetto di una possibile manovra per indebolire Conte e il suo controllo sul partito.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di tensioni interne, alimentato da dichiarazioni ambigue di Raggi, che ha pubblicamente richiamato a un “ritorno alle origini” del Movimento. Tale posizione sembra opporsi alla linea politica di Conte, che punta a una maggiore apertura verso nuove alleanze e a un rinnovamento del partito. In molti ora si chiedono se Raggi stia effettivamente cercando di ostacolare questo percorso, con un atteggiamento ambiguo e una strategia non del tutto trasparente.
Il futuro di Virginia Raggi nel M5S
A peggiorare ulteriormente la situazione, ci sono le voci su una possibile fuga di notizie riguardo la corrispondenza tra Conte e Grillo. Raggi ha smentito categoricamente ogni coinvolgimento, affermando di non voler prendere la guida del partito o essere parte di congiure interne. Tuttavia, queste dichiarazioni non sono state sufficienti per placare i dubbi tra i membri del M5S, che continuano a chiedere maggiore chiarezza.
Alcuni esponenti del partito vedono in Raggi una figura che rappresenta l’opposizione interna a Conte, sostenuta da Grillo, ma che preferisce mantenere un basso profilo. Questo scontro tra diverse visioni politiche rischia di aggravare ulteriormente le fratture nel Movimento, proprio in un momento in cui è cruciale definire una direzione chiara e coesa per il futuro.
